Biografia

Visite: 5367

Nino Iammarino (nome di battesimo Carmine) nasce a Ripalimosani (CB) il 14 Luglio 1932.
Il padre, l’insegnante Luigi Iammarino, medaglia d’oro della Pubblica Istruzione (a cui gli è stata dedicata anche una via del paese e nel 2016 il nipote Antonio ha pubblicato il libro "Il Novecento a Ripalimosani e dintorni" tratto dalle sue memorie), ha la passione per la musica. Presto, Nino, apprenderà dal papà e dal fratello maggiore Guido, le prime nozioni musicali e le prime tecniche dello strumento che diventerà il compagno fedele dei momenti più belli e gioiosi della sua vita: il mandolino.

Da ragazzo, Nino aveva anche una vena poetica tanto che, in occasione di pranzi, cenette, scampagnate tra parenti, brindava singolarmente a tutti i presenti.
La mamma, Pia Pistilli, appartenente ad una nota famiglia borghese di Campobasso lo lascia purtroppo quando aveva solo 23 anni, dalla quale eredita la passione per l’eno-gastronomia e i piatti tipici di Campobasso.
Alunno del padre alle elementari di Ripalimosani, si diploma all’Istituto Tecnico Commerciale “L. Pilla” a Campobasso.

nino iammarino biografia 01
da sinistra: il fratello maggiore Guido, il padre Luigi, la madre Pia Pistilli e Nino

Nino intanto, nel suo tempo libero, continua ad applicarsi alla tecnica dello strumento e alla teoria musicale da autodidatta trascorrendo intere giornate a cimentarsi non solo con musiche dilettevoli popolari ma anche classiche, sotto la guida costante del chitarrista ripese Gigi Camposarcuno con il quale nascerà poi il famoso apprezzatissimo duo “Gigi e Nino” di Ripalimosani.
Nino si impegna a tal punto da riuscire a suonare alla perfezione brani d’opera difficilissimi, utilizzando a volte anche la mandola e il contrabbasso. Numerose sono le sue trascrizioni per ridurre le opere per mandolino e chitarra, attività che continuerà per tutta la sua vita.
Impartisce, fin dall’anno 1952, lezioni di musica a ragazzi e adulti desiderosi di imparare a suonare il mandolino. Non mancherà mai di assistere ai concerti bandistici nelle festività di Ripa e nei paesi limitrofi e in quelle occasioni si diletta a scambiare opinioni e recensioni sulle singole esibizioni, insieme ai suoi amici esperti di musica o semplicemente appassionati.

Buono, socievole, allegro”, così lo descrive il suo papà in uno dei suoi tanti racconti scritti e gelosamente custoditi dalla famiglia.

Nino debutta a 21 anni nella compagnia teatrale locale: la Filodrammatica di Ripalimosani fondata nel 1926 dai Missionari Oblati di Maria Immacolata che operavano nel paese. Interpreta vari personaggi, spaziando con molta facilità dal comico al tragico. Famoso il suo ultimo personaggio “Giovanni l’americano”, nel trittico di Nicolino Camposarcuno.

Nel 1955 inizia anche la collaborazione, per poi continuare durante tutto l’arco della sua vita, con “Il Gazzettino”, giornale di Ripa fondato dalla GIAC (Gioventù Italiana Azione Cattolica) del paese. Il suo modo di scrivere è coinvolgente, bello, preciso, chiaro, attento ai particolari.
I suoi articoli trattano curiosità storiche, sociali, antropologiche, folkloristiche, astronomiche e spirituali, si perché Nino era grande uomo di fede. Cresciuto fin da ragazzo fra gli Oblati che risiedevano nel paese i quali in quegli anni crearono un vasto fermento spirituale con numerosissime iniziative che coinvolgevano quasi l’intero paese, specie tra i giovani. Entra a far parte del consiglio direttivo della CGM (Centro Giovanile Missionario) e dei vari consigli pastorali parrocchiali fino ai suoi ultimi anni di vita. Sentita inoltre è la processione del Venerdì Santo del paese dove Nino non si stancherà mai di dare il suo prezioso supporto, a volte a trascrivere la musica, altre volte a dirigere la banda o i Plettri, altre ancora a dirigere musicisti e coro. 

Verso la fine degli Cinquanta Nino decide di intraprendere nuove esperienze, si iscrive ai corsi di segretario d’albergo che lo porta a viaggiare fuori tra Segni (Roma), nel nord Italia a Bellagio (CO), e poi in Francia e Inghilterra dove impara le lingue francese e inglese lavorando, allo stesso tempo, come segretario e direttore d’albergo di lussuosi hotel frequentati da personaggi rinomati (lui stesso ricordava di aver conosciuto la notissima soubrette francese Josephine Baker).

nino iammarino biografia 02
Nino (al centro) con i suoi compagni d'albergo a Segni (Roma)

Da queste esperienze coltiva la passione per la cucina. In casa e fuori casa prepara sempre sopraffini piatti con l’aggiunta di odori e spezie ricercate e, in maniera particolare, mette in pratica le antiche ricette ereditate dalla mamma, tra cui il poncio, la pastiera, la croccante, il sanguinaccio, richiestissime ed apprezzatissime da ogni tipo di palato!

Dopo l’intensa avventura estera decide di ritornare in Italia in quanto viene assunto, nel 1962, all’INADEL di Caltanissetta. In Sicilia si perfeziona ulteriormente dal punto di vista musicale eseguendo musica popolare siciliana.

Si sposa il 21 Giugno 1964 a Ripalimosani con Franca Giannantonio. Nasceranno Pia, Rita, Luigi e Antonio. Rientrerà in Molise nel 1966 avendo ottenuto il trasferimento all’INADEL di Campobasso, prima, e poi all’Assessorato Regionale alla Sanità dove si distingue, tra i colleghi, per la sua spiccata pignoleria e onestà.

nino iammarino biografia 03
Nino con la moglie Franca

Nel 1980, insieme ai suoi amici appassionati di musica, fonda a Ripalimosani il Circolo Musicale “Pietro Mascagni”. All’unanimità Nino viene eletto Presidente e da subito si impegna affinchè il Circolo Musicale diventi il punto di riferimento e di incontro di tutti coloro che amano la musica.

In seno al Circolo nascono “I Plettri”. Il nome deriva dal plettro, ovvero quella che tutti chiamano penna che serve per suonare il mandolino e la chitarra. E difatti i Plettri sono formati da chitarristi e mandolinisti, tutti ripesi. I plettri storici sono: Nino Iammarino, Michelino Tirabasso e Renato Urbisci al mandolino, Tonino Di Lauro alla mandola e chitarra, Michelino Trivisonno e Mario Tanno alla chitarra. In molte occasioni il gruppo si arricchisce della presenza del rinomato tenore campobassano Nello Toti.
Il loro entusiasmo e la loro passione si percepiscono. Le loro note arrivano fin sopra le finestre delle case delle spose durante le molteplici serenate in ogni vicolo del Molise. La loro intraprendenza li porta a “Zi Teresa”, famoso ristorante di Napoli, che li ingaggia per allietare i numerosi pranzi matrimoniali. E’ il periodo d’oro dei Plettri. Il calendario diventa pieno di impegni fino ad oltrepassare i confini ed arrivare in America, a Toronto, nel 1999, dove ad accoglierli c’è una corposa comunità molisana.

Insieme ai Plettri incide due cd: “Di Corda in Corda” e “I Plettri: Viaggio nella tradizione mandolinistica di Ripalimosani”.

In macchina Nino portava sempre con se un suo cd, ansioso di poterlo regalare a qualche suo amico che avrebbe potuto incontrare casualmente per strada. Era così Nino: estremamente generoso e altruista! Sempre pronto ad aiutare chiunque. Metteva spesso a disposizione le sue conoscenze musicali e storiche, per la realizzazione di vari libri di alcuni suoi amici.

Fattiva è stata la collaborazione con Mario Tanno per le "Mascherate" dove lui e i Plettri hanno iniziato a partecipare fin dal 1978 e contemporaneamente trascriveva in musica tutte le canzoni scelte a orecchio da Mario.

Nino successivamente scopre presto anche Dublino, sede dell’attività imprenditoriale di Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo. Qui, Nino, sempre aperto ad ogni nuova esperienza e a nuove conoscenze musicali, incontra nel 2005 uno dei più grandi bengisti al mondo, l’ irlandese Barney McKenna dei “The Dubliners” e con lui si esibisce al teatro Sugar Club riscuotendo un grande successo.

Empatico nella comunicazione, Nino coinvolgeva sempre il suo interlocutore con il suo linguaggio chiaro, diretto, esplicito, cordiale, mai uno sgarbo o una parola fuori posto. E quando si parlava di storia, i suoi occhi si illuminavano! “Oh, quant’è bella la storia” era la sua frase preferita… ed era così coinvolgente nei suoi racconti che egli stesso si commuoveva!

Da questa sua passione lascia una videoteca di numerosissime cassette piene di documenti storici ma anche di astronomia, documentari, film, commedie teatrali, eventi locali e nazionali, cronaca, ecc. Su di essa vi è riportata una frase di Dante: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”.

nino iammarino biografia 04
la videoteca

Le sue continue letture (in primis la sua cara ed affezionata “Treccani” che lui volle fermamente acquistare), arricchivano giornalmente il suo bagaglio culturale. Aveva infatti sempre fame di conoscenza. I suoi figli lo hanno sempre visto, fino all’ultimo giorno, nella lettura di un libro o di una rivista scientifica. In particolare quelle di astronomia, una sua ulteriore grande passione. Gli era stato regalato un telescopio e, seppure non potentissimo, si dilettava ad osservare gli astri ed a spiegare, anche ai suoi piccoli nipoti, attentissimi e incuriositi dalla chiarezza e dalla dolcezza del nonno, i nomi delle stelle, dei pianeti, la loro storia, le curiosità, le loro distanze. 

E, a proposito di distanze, si sa, quelle astronomiche sono a molte cifre. Ebbene, mentre si dilettava in una lettura sulla Treccani, si accorge che una distanza è errata. Incredulo, ma certo dell’errore rilevato, scrive una lettera al direttore, con garbo e precisione, come era solito fare, citando l’argomento, il volume, la pagina, il numero errato. Il direttore, puntualmente, gli risponde con altrettanto garbo e cortesia, riconoscendo l’errore e ringraziandolo per averlo evidenziato e lo informa che sarebbe stato corretto negli aggiornamenti dei futuri volumi.

Alla stregua di suo padre, che ha lasciato tanti documenti storici, anche Nino in tutta la sua vita non ha mai smesso di conservare e documentare tutto quello che avveniva: abbiamo già parlato della grande videoteca, ma ben fornita è anche la discoteca con tanti dischi di musica classica, lirica e cantanti italiani; centinaia di spartiti, alcuni molto antichi, e sue trascrizioni; preziosi documenti fonici realizzati fin dagli inizi degli anni Sessanta quando acquista il famoso “Geloso”, prima, e il registratore con musicassetta, dopo, con la quale registra di tutto: le sue suonatine con Gigi, le gite, le Mascherate, il Circolo Musicale, i Plettri, ma non mancano ovviamente quelle della sua famiglia, dei suoi figli, dei suoi parenti, ecc. (tenerissima è una sua registrazione dove tenta di far sentire i suoni di una giornata afosa con il cinguettio degli uccelli, i rumori del traffico, il mormorio della piazza).

Appassionato di fotografia, migliaia sono le foto che ha scattato e conservato, tutte datate e classificate per genere. Nel 2005 finalmente decide di acquistarsi una videocamera e quindi da ora può sbizzarrirsi in maniera completa: filma i compleanni dei suoi amatissimi nipotini, le feste del paese, i suoi viaggi in Irlanda, gli eventi principali a livello regionale. L’ultima sua registrazione risale all’11 e al 12 Agosto 2014 in occasione della festa della Madonna delle Neve a Ripalimosani, cassetta ritrovata ancora inserita nella videocamera in attesa di un successivo evento.

Muore fra le braccia di sua moglie Franca, compagna di vita per 60 anni, nella sua casa, il 18 Settembre 2014.

separatore

<< Dai racconti dei suoi figli: Pia, Rita, Luigi, Antonio... >>

separatore

Messaggi di cordoglio:

Ciao Nino
Come è difficile accettare questo evento improvviso che ti porta lontano da noi. Nel tempo, più volte, abbiamo sfiorato questo argomento e tu, dall'alto della tua solita Fede mi ripetevi: siamo nelle mani del Signore, e tu ora veramente lo sei.
In un baleno la mente mi porta indietro nel tempo, nel periodo in cui la musica ci ha fatto incontrare diventando la nostra comune e fedele amica. Un cammino lungo più di quarant'anni in cui tu sei stato il faro indiscusso, un faro luminoso, splendente ricco di valori veri e pieno di amore altrui. Sei stato il maestro di musica, sei stato il maestro di cultura, sei stato il maestro di vita.
Grazie per tutto quello che ci hai dato. Noi ne faremo tesoro. Quanto ci mancherai!
(Mario Tanno)

Sto imparando a suonare il mandolino grazie a lui e I Plettri. La prima canzone che ho imparato a suonare è stata Sicilianedda. Non l'ho mai conosciuto di persona, ma lui è e sarà per sempre il mio maestro. Purtroppo non l'ho potuto conoscere di persona, ma lui, con I Plettri, è stato la mia ispirazione per imparare a suonare il mandolino. Arrivederci, Maestro!
(Diego)

Un grande maestro di musica e di vita!
(Francesco)

Ripa perde uno dei suoi figli migliori, grande maestro di mandolino sempre disponibile e sorridente.
(Nicola)

Grande protagonista della cultura ripese. Impareggiabile filodrammatico e musicista. Mi mancherà molto.
(Paolo)

Condoglianze alla famiglia Iammarino per la perdita di una gran persona ed un gran maestro ciao Nino.
(Nicolino)

La perdita di Nino equivale alla scomparsa di un patrimonio dal valore inestimabile... memoria importante del popolo ripese, da esempio per noi mandolinisti.
(Massimiliano)

E' stata una grande persona e un personaggio illustre di Ripa.
(Antonio)

Porteremo sempre con noi il ricordo del profondo amore che il vostro caro papa' riversava su di voi e su tutte le persone che incontrava.
(Lucio)

Che dispiacere sai, una persona cosí discreta ed educata. Mannaggia, non possiamo farci proprio nulla. Lo ricorderemo tutti con grande stima.
(Leila)

Oggi Ripa piange la scomparsa di un musicista, uno scrittore, uno storico... un grande uomo.
(Michele)

La perdita di Nino è un pezzo patrimonio volato in cielo... x sempre impresso nella mia memoria, suonate ed emozioni...
(Massimo)

Era una persona speciale. Sono grato e orgoglioso di averlo conosciuto e aver spesso collaborato con lui.
(Mirco)

Una memoria storica di Ripa che se ne va...
(Marco)

Sono sicuro che molti oblati che Lo hanno conosciuto e che ora sono in cielo Lo hanno accolto con gioia.
(P. Carlo)

Un cammino lungo più di quaranta anni in cui tu sei stato il faro indiscusso, un faro luminoso, splendente, ricco di valori veri  pieno di amore altrui.
(Mario)

Oggi un altro pezzo di storia e di cultura ripese ci ha lasciato. Caro Nino voglio ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per i ripesi e soprattutto per me, quando pazientemente, mi aiutavi a capire il mondo dei suoni unitamente al compianto Gigi. Ora siete insieme, "I DDUJE PREFSSURE IN PARADISE". Vi siete rincontrati. Certamente in paradiso ci sarà gioia ed allegria, come quella che, insieme, Voi due, avete sempre portato. VE NE SAREMO SEMPRE RICONOSCENTI.
(Tonino)

"A tuo padre
Piangendo sulla tomba
Straziato è il cuore
In un mare di lacrime,
non esistono parole
anche dentro le poesie
che tolgano il dolore,
ora luce dell’universo
tristezza per chi ti ha perso
ma brillerai ogni notte
illuminando la tua morte
riposa in pace.
Ciao Nino"
(Piero Cristofaro)